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Un fedele
servitore di Dio |
Un
missionario cinese, parlando una volta della
consacrazione, raccontò questa testimonianza.
I missionari Vagner,
più che miei amici, sono stati i miei genitori in Cristo.
Quando arrivai alla loro casa ero un fuggiasco;
attraverso sei anni di guerra avevo perduto tutto ciò
che possedevo, ero quasi nudo ed ero molto malato; ma il
Signore, nella Sua immensa misericordia, mi fece
incontrare questi missionari.
Dal primo giorno che arrivai nella loro casa, compresi
che la vera vita del fratello Vagner era nascosta in
Cristo. Come entrai in casa loro, egli mi venne incontro
a braccia aperte, mi abbracciò e mi disse: «Ti
amo. Benvenuto a casa nostra. Se ho un solo pezzo di pane
o un solo piatto di minestra, lo dividerò con te».
Il brevissimo tempo che avevamo libero pregavamo
intensamente per le anime perdute del villaggio. Spesso
nel pomeriggio uscivamo per distribuire letteratura
evangelica e per narrare la storia di Gesù.
Qualche tempo dopo ero
in America, quando mi fu detto che anche il fratello e la
sorella Vagner si trovavano in America. Erano venuti per
riposarsi, ma il fratello Vagner aveva cominciato
immediatamente a frequentare dei corsi per la lingua
cinese. Stetti un mese con loro, ma non ho mai visto
alcuno studiare con tanto impegno. Studiava sempre
perché voleva conoscere la lingua alla perfezione
cosicché, tornando in Cina, avrebbe potuto evangelizzare
con più successo.
Ero così intimo col fratello Vagner, che mi ricordo di
lui come di mio padre.
Una
sera ricevetti una telefonata interurbana. Era la
sorella Vagner.
-
Ebbene, mamma, dove vi trovate? Le domandai
-
Mi trovo qui perché mio marito è stato
colpito da una grave malattia
-
E come sta ora?
- Mi dispiace dirtelo, ma ci ha lasciati oggi
alle tre.
- Io dissi: Ma è impossibile! Non ho mai
saputo che il fratello fosse malato, anzi
credevo che stesse per ritornare in Cina.
- Mi dispiace di averti dato questa notizia,
ma ho creduto che avresti voluto saperla.
Il mio cuore
era spezzato dal dolore; posai il ricevitore,
corsi nella mia stanza ed aprii il mio cuore al
Signore.
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Non
dimenticherò mai il funerale; la sala era gremita di
amici, parenti, missionari.
Volevo andare a vederlo ma non riuscivo a muovermi dalla
sedia dove ero seduto. La mia mente era assillata da
mille pensieri; ricordai quello che la sorella Vagner mi
aveva raccontato della malattia del marito.
La domenica mattina aveva predicato e sembrava che avesse
ricevuto la doppia porzione dellunzione divina, ma
improvvisamente un dolore lo aveva colpito.
Il dottore aveva creduto che si fosse trattato di
unappendicite violenta; ma, fatta loperazione,
nulla fu trovato di anormale.
Intanto il fratello Vagner aveva avuto febbre altissima
con delirio giorno e notte. Alla fine il dottore aveva
dichiarato che non cera più alcuna speranza di
guarigione e che solo il Signore avrebbe potuto fare un
miracolo.
Questa
notizia era stata molto dura per la sorella
Vagner. Nel profondo dello sconforto ella aveva
pregato: «Padre, prima di
chiamare a Te mio marito, Ti prego, concedigli
pochi minuti affinché possiamo dirci alcune
parole. Solo pochi minuti!»
Il Signore aveva risposto alla preghiera
immediatamente. Infatti il marito aveva aperto
gli occhi ed aveva sorriso alla sorella Vagner.
- Cara, - le
aveva detto
me ne vado a casa; sono pronto a lasciare
questo mondo. Non cè nulla tra me e il
mio Salvatore. Sono pronto per partire.
- Ma,
caro, - aveva
risposto lei
io vedo ancora milioni di cinesi che
attendono porgendo le palme delle loro mani.
Essi attendono che narri la storia di Gesù.
- Non posso, io vado a casa ora.
- Ma ancora li vedo che aspettano e non so
che cosa fare.
Dopo pochi
minuti il fratello Vagner aveva detto:
- Cara,
preghiamo per la Cina
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Genitori
cristiani, sapendo di avere pochi minuti di vita,
certamente dettereste le vostre ultime volontà a
favore dei vostri congiunti; ma questo
missionario non fece così.
Nel suo ultimo alito di vita gridò: «O
Signore, manda qualcuno in Cina a narrare la
storia di Cristo affinché altri milioni di
uomini possano glorificare quel Nome benedetto». |
Dal Pentecostal Evangel
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